AGRIVOLTAICO AGRIVOLTAICO

un nuovo scenario tra energia e agricoltura

L'agrivoltaico, innovativo connubio tra produzione di energia da fonte fotovoltaica e attività agricola, sta emergendo come un modello promettente, ma la sua definizione fiscale e la sua connessione all'agricoltura primaria sollevano cruciali interrogativi.

Secondo l'articolo 32 del TUIR, i redditi generati dall'agrivoltaico sono assorbiti nel reddito agrario nei limiti della franchigia di 260.000 KWh annui. Tuttavia, la parte eccedente è soggetta a un coefficiente di redditività del 25% ai sensi dell'Art. 1, comma 423, L. 266/2005. La Corte Costituzionale, con la Sentenza n. 66/2015, ha chiarito che la produzione di energia fotovoltaica è da considerarsi "attività diretta alla fornitura di beni". Questo collegamento è sempre presente quando l'attività è svolta su un fondo destinato all'agricoltura, indipendentemente dalla potenza dell'impianto.


Tuttavia, l'Agenzia delle Entrate, con la Circolare 32/E/2009, ha introdotto parametri di connessione, richiesti per usufruire della tassazione forfettaria al 25%. Questi parametri includono la realizzazione dell'impianto su strutture aziendali esistenti, un volume d'affari agricolo superiore alla produzione di energia eccedente la franchigia, o la detenzione di almeno un ettaro di terreno per ogni 10 KW di potenza installata.


Questi criteri mirano a proteggere l'attività agricola principale e il terreno da un utilizzo che potrebbe renderlo improduttivo. Tuttavia, considerando che l'agrivoltaico consente il doppio uso del suolo (produzione di energia e coltivazione), questi parametri potrebbero non riflettere correttamente la connessione con l'agricoltura primaria, soprattutto nell'ambito dell'agrivoltaico avanzato, noto come sistema agrivoltaico.


Il Consiglio di Stato, nella Sentenza 8258/2023, ha riconosciuto la diversità tra i due sistemi di produzione di energia. L'agrivoltaico non solo permette il duplice utilizzo del suolo, ma, nella sua massima espressione, migliora la produttività del terreno stesso. L'altezza e il distanziamento dei pannelli nell'agrivoltaico consentono l'irradiazione, l'irrigazione e le pratiche agronomiche.


In considerazione di questa nuova dinamica, una rivisitazione delle normative da parte dell'Agenzia delle Entrate potrebbe essere auspicabile. Riconoscendo che, nonostante l'installazione dell'impianto, il terreno continua ad essere destinato all'attività agricola primaria, l'agrivoltaico potrebbe essere considerato sempre connesso all'agricoltura. Questo sforzo interpretativo potrebbe fornire una base più solida per affrontare le sfide e sfruttare appieno il potenziale dell'agrivoltaico nel contesto agricolo ed energetico.