I.A. NELLA FUNGICOLTURA ITALIANA I.A. NELLA FUNGICOLTURA ITALIANA

Una trasformazione in atto

Il settore italiano della coltivazione dei funghi sta vivendo una trasformazione significativa, guidata da tre forze principali: la tecnologia, la sostenibilità e l’evoluzione delle preferenze alimentari. In particolare, l’adozione crescente di soluzioni basate su Intelligenza Artificiale (IA) e Internet of Things (IoT) sta ridefinendo i processi produttivi e gestionali delle aziende agricole.

Queste tecnologie consentono un controllo estremamente preciso dei parametri ambientali fondamentali per la coltivazione dei funghi: temperatura, umidità, e concentrazione di CO₂. Ciò si traduce in un incremento delle rese, una riduzione degli sprechi e un miglioramento della qualità complessiva del prodotto. L’IA, in particolare, viene utilizzata per la diagnosi precoce delle malattie fungine e per la previsione del momento ottimale per la raccolta, rendendo l’intero processo più efficiente e sostenibile.

 

Il contesto europeo e la spinta verso l’alimentazione vegetale

La domanda europea di funghi è in forte crescita, sostenuta da una maggiore attenzione verso la salute e da un’alimentazione sempre più orientata al vegetale. I funghi, grazie al loro contenuto nutrizionale — ricchi di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e antiossidanti — si impongono come valida alternativa alla carne. Inoltre, il loro basso contenuto calorico e il profilo ecologico favorevole li rendono particolarmente attraenti per i consumatori attenti all’ambiente.

 

Innovazione logistica e packaging

Per soddisfare la domanda continentale, molti produttori italiani stanno investendo in logistica avanzata, garantendo consegne giornaliere in tutto il territorio con veicoli refrigerati e servizi personalizzati. L’aumento delle spese on line presso le GdO ha incentivato anche la diffusione di formati “ready-to-cook” e confezioni personalizzate, adeguate alle esigenze dei nuovi consumatorii.

 

Sostenibilità e nuovi substrati di coltivazione

Parallelamente alla trasformazione digitale, il settore sta affrontando una svolta ecologica. Sempre più aziende adottano pratiche sostenibili come l’utilizzo di substrati alternativi provenienti da scarti agricoli e l’implementazione di tecniche di risparmio idrico. Queste pratiche, oltre a ridurre l’impatto ambientale, contribuiscono alla competitività economica dei produttori.

Una sfida imminente è rappresentata dal previsto l'uso di materiali alternativi che toccca da vicino il settore fungicolo, entro il 2030. La torba, tradizionalmente utilizzata per le sue eccellenti proprietà di ritenzione idrica, è sotto osservazione per il suo impatto ambientale. Per rispondere a questa sfida, diverse aziende in Europa hanno avviato progetti di ricerca su materiali alternativi e alcuni produttori hanno già avviato la ricerche verso substrati ecocompatibili.

 

Prospettive future

Il futuro della coltivazione dei funghi in Italia si gioca su un equilibrio tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e capacità di adattamento alle preferenze dei consumatori europei. L’adozione dell’IA e dell’IoT non è solo una risposta alle esigenze produttive, ma rappresenta una visione integrata in cui fungicoltura, tecnologia e ambiente dialogano per costruire un modello agroalimentare più resiliente e moderno.