IMPRENDITORE AGRICOLO O COLTIVATORE DIRETTO ? IMPRENDITORE AGRICOLO O COLTIVATORE DIRETTO ?

le differenze per chi vuole coltivare i funghi a livello professionale

Negli ultimi anni la legislazione italiana ha rafforzato il riconoscimento delle figure dell’imprenditore agricolo professionale (IAP) e del coltivatore diretto (CD), ponendole al centro delle politiche di sostegno al settore primario. La coltivazione dei funghi, rientrando a pieno titolo nelle attività agricole, beneficia delle medesime disposizioni previste per l’agricoltura tradizionale.

 

  • L’IAP è colui che dedica alle attività agricole almeno il 50% del proprio tempo di lavoro e che da queste trae almeno il 50% del proprio reddito complessivo, con specifica formazione o esperienza.

  • Il CD, invece, è chi lavora direttamente la terra con il proprio lavoro manuale e quello del nucleo familiare, garantendo così un coinvolgimento operativo diretto.

 

Aspetti fiscali

Entrambe le figure accedono a regimi fiscali agevolati:

  • Esenzioni o riduzioni su imposte di registro, ipotecarie e catastali per l’acquisto di terreni agricoli.

  • Agevolazioni contributive per la previdenza agricola.

  • Possibilità di usufruire dei benefici del regime speciale IVA agricolo.
    Tuttavia, per gli IAP spesso si aprono ulteriori opportunità, come l’accesso facilitato a bandi europei o nazionali che prevedono specifici punteggi premiali per chi possiede la qualifica.

 

Opportunità per i coltivatori di funghi

Per chi opera nella fungicoltura, la distinzione tra CD e IAP può tradursi in scelte strategiche:

  • Accesso al credito e ai finanziamenti: gli IAP hanno un canale privilegiato per investimenti in strutture e innovazioni tecnologiche (es. impianti di climatizzazione, automazione della raccolta, packaging sostenibile).

  • Tutela e sostegno al reddito: i coltivatori diretti possono contare su agevolazioni contributive e previdenziali, particolarmente rilevanti nelle realtà familiari.

  • Mercati e certificazioni: entrambe le figure possono beneficiare di incentivi legati alla filiera corta, alla vendita diretta e alle certificazioni di qualità (biologico, sostenibile).

 

La scelta tra essere riconosciuti come coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale non è meramente formale, ma incide in modo significativo sull’accesso a incentivi, agevolazioni e opportunità di crescita. Per i produttori di funghi, in particolare, questa distinzione può fare la differenza nel consolidare l’impresa, innovare i processi e rafforzare la competitività sui mercati.